Archive for novembre 2009
Riflessione del giorno
Posted in Riflessioni, tagged pellicce on 28 novembre 2009| Leave a Comment »
Ricette: l’India a tavola – Torta di carote
Posted in Ricette di dolci, tagged ricetta indiana, torta di carote on 27 novembre 2009| 1 Comment »
Preparazione: 15 minuti
Cottura: 45 minuti
Ingredienti (per 4 persone)
500 g di carote
12 cl di latte
150 g di zucchero in polvere
100 g di burro
1/2 cucchiaio di cardamomo in polvere
Pistacchi tritati, tostati e non salati
Mandorle a lamelle tostate Preparazione
Fai dorare le carote grattugiate in 50 gr di burro per 20 -30 minuti, mescolando ogni tanto. Aggiungi il resto del burro, il latte, lo zucchero e il cardamomo. Lascia cuocere a fuoco basso mescolando energicamente per 15 minuti, finché il tutto non diventa compatto e si stacca dai bordi.
Spargi il composto in un piatto rettangolare, spolvera di pistacchi e mandorle a lamelle. Lascia raffreddare e poi taglia a losanghe o a rettangoli.
Rooming in
Posted in Uncategorized on 24 novembre 2009| Leave a Comment »
Sia la madre sia il bambino sono dotati di risorse innate per affrontare i primi momenti di intimità dopo il parto: l’unico importante compito di chi li assiste è di non intromettersi e di lasciare che queste abilità naturali possano esprimersi.
Una delle prove più spettacolari di queste abilità è la capacità del neonato, se lasciato tranquillo sull’addome della mamma, di strisciare pian piano fino al seno, trovare il capezzolo e cominciare a succhiare. Questo movimento non avviene se il neonato viene allontanato dalla madre durante i primi 70 minuti di vita. Inoltre si osserva frequentemente una difficoltà di relazione tra mamma e bambino, durante il primo anno di vita, in quelle mamme che sono state allontanate dal proprio figlio subito dopo il parto.
I ricercatori hanno a lungo studiato la scelta del momento più adatto in cui portare il neonato alla madre: esiste un periodo “sensibile” o “critico” per il contatto dei genitori con il bambino nei primi minuti, ore o nei primi giorni di vita?
Sono stati condotti numerosi studi dai quali è emerso come il periodo sensibile non solo esiste ma inizia nel corso delle prime ore di vita e si mantiene per tutto il periodo della permanenza in ospedale.
Numerosi genitori notano che i loro sentimenti di amore esclusivo verso i loro bambini hanno avuto inizio quando erano potuti restare un po’ di tempo insieme in una situazione di serena intimità.
Quindi l’interazione genitori bambino è sicuramente innata, ma segue un percorso complesso che dipende dalla storia di ciascuno e dalle sue esperienze passate.
Il dovere di tutto il personale di una nursery è quello dunque di favorire con tutti i mezzi possibili l’instaurarsi di tale relazione.
Lunghi anni di ricerche sugli effetti della pratica del rooming-in (tenere la madre e il bambino insieme nella stessa stanza durante la degenza in ospedale) hanno confermato l’importanza del contatto prolungato tra genitori e bambino dopo il parto.
Le madri che avevano fatto tale esperienza sono risultate facilitate nell’allattamento al seno e più fiduciose e tranquille nell’accudire il proprio bambino una volta a casa.
Frase del giorno
Posted in Uncategorized on 24 novembre 2009| Leave a Comment »
Nessun pessimista ha mai scoperto i segreti delle stelle,
Ricette: l’India a tavola
Posted in Ricette di dolci, tagged dolce indiano on 22 novembre 2009| Leave a Comment »
Ho trovato su web (alfemminile.com) un articolo su quanto l’India influenzi noi occidentali: cinema, arredamento ma anche in cucina. Fra le varie ricette proposte ho scelto questa, che non ho ancora provatoma lo farò quanto prima (anche se il cocco non è uno dei miei ingredienti preferiti)…
Ricette: Crema alla zucca vegan e gluten-free
Posted in Ricette salate, Ricette vegetariane, Video, tagged crema di zucca, radhaf, zucca, zuppa on 21 novembre 2009| Leave a Comment »
http://blip.tv/scripts/flash/showplayer.swf?enablejs=true&file=http%3A//blip.tv/rss/flash/2897724&feedurl=http%3A//radharani.blip.tv/rss/&autostart=false&brandname=radharani&brandlink=http%3A//radharani.blip.tv/
La ricetta tradizionale prevede di soffriggere nel burro la noce moscata e la zucca a dadoni. Poi si fa cuocere 10 minuti e si aggiunge acqua e latte in parti uguali.
La zucca può darti energia e vitalità, l’ortaggio arancione, noto per la concentrazione vitaminica e il gusto dolciastro, nasconde delle potenzialità che vanno sfruttate a pieno. Come antipasto, come primo, come verdura, nel secondo e perché no, anche nei dolci, non ci sono limiti alle mille sfumature di un piatto alla zucca.
La zucca è stata importata in Europa direttamente dal centro america, in Messico la sua naturale diffusione risale a qualche millennio fa, circa il 7 mila a.C. ed era considerata un importante elemento per condire e per cucinare le pietanze. E’ arrivata da noi dopo il 1.500 e lentamente si è diffusa trovando nel clima europeo un buon alleato.
Di zucche ce ne sono tante, non tutte sono arancioni, non tutte sono rugose. La famiglia di questo ortaggio è comune a tutte: si tratta di Cucurbitacee, ma ce ne sono di mille tipi: dolce, dolciastra, non dolce, rotonda, allungata, liscia, rugosa, gialla, verde, marrone, arancio.
La zucca è molto leggera: nonostante il gusto dolce non ha che 15 calorie ogni 100 grammi in media.
La zucca è spesso indicata nelle diete perché previene il tumore, grazie alla componente fibra e liquida, serve per restituire allo stomaco e alle mucose basicità e acqua.
La zucca può essere usata per rimediare a infiammazioni della pelle o degli occhi con una applicazione sulla zona interessata, serve per calmare il dolore provocato dalle scottature e per aiutare a rimarginare le ferite.
In alcuni casi è usata per le cure alle vie urinarie, per prevenire la pressione bassa, i disturbi di stomaco e di intestino, compresi i vermi, combatte l’invecchiamento, usata anche come componente dei prodotti di bellezza e le rughe dell’età. In una dieta può essere una buona soluzione per i momenti di fiacca e di stanchezza generale.
Fonte: Donne e Bellezza
http://www.tantasalute.it
Ricette: Torta Sbrisolona
Posted in Uncategorized, tagged mantova, radha, sbrisolona, senza uova, torta on 20 novembre 2009| Leave a Comment »
200 gr. di farina bianca
200 gr. di fioretto (farina di mais macinata molto fine)
200 gr. di burro
200 gr. di zucchero
200 gr. di mandorle
la scorza grattugiata di un limone biologico non trattato
1 cucchiaio di semi di anice Preparazione
Tritare 130g di mandorle e lasciarne intere 70g.
Fare ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Sistemare tutti gli ingredienti in una ciottola e impastare finché si ottiene un composto amalgamato anche se non omogeneo ma “sbriciolato”.
Una volta finito, mettere l’impasto in una teglia di circa 30 cm di diametro. La torta deve essere alta circa due centimetri.
Smuovere la tortiera per livellare la torta e premere leggermente con le mani per compattare il composto. Non schiacciare troppo però altrimenti risulterà dura.
Infornare a 180° per 60 minuti circa.
A cottura ultimata la sbrisolona è ancora morbida: diventera croccante solo da fredda. Mi raccomando di non togliere dalla teglia fino a quando si sarà raffreddata altrimenti si rompe.
Frase del giorno
Posted in Uncategorized on 19 novembre 2009| Leave a Comment »
Sempre più veloci, sempre più in alto, sempre più lontani dalla natura e dalla realtà.
Posted in Uncategorized on 17 novembre 2009| Leave a Comment »
Per produrre un chilo di grano sono necessari 200 litri d’acqua.
Per produrre un chilo di carne sono necessari 20000 litri d’acqua
Un terreno di due ettari può nutrire:
30 persone se è coltivato a soia
12 se coltivato a frumento5 se coltivato a mais
1 persona se è coltivato per produrre carne
Morrissey – The Smiths
Posted in Uncategorized on 16 novembre 2009| 1 Comment »
Morrissey – The Smiths
Steven Patrick Morrissey ha dichiarato a tutto il mondo la sua scelta vegetariana anni fa, nell’album degli Smiths “Meat is Murder” (“La carne è assassinio”). La traccia iniziale dell’album, che riproduce i muggiti di una mucca condotta al macello, ha portato molte teenager anglofile sulla strada del vegetarismo. “E’ quello di cui abbiamo davvero bisogno e quello che vogliamo ed è la cosa migliore per la maggior parte delle persone, e penso che tutti lo sappiano” ha dichiarato. “Nessuno può uscirsene con una argomentazione sensata a sostegno del mangiare animali – nessuno è in grado di farlo. La gente dice, per scherzare ‘La carne è buona’, ma è buona solo se la condisci, ci metti sale, pepe, la cucini e le fai 300 cose per nascondere il suo vero sapore. Se condisci allo stesso modo una sedia o della stoffa, probabilmente diventano abbastanza buone anche quelle.”
http://www.youtube.com/v/mzNSAU2qM64&hl=it_IT&fs=1&rel=0&color1=0x234900&color2=0x4e9e00
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